Vi siete mai fermati un attimo a fare una riflessione su quale stile comunicativo privilegiate?
Quando c'è una ricorrenza, che tipo di auguri inviate ad amici, parenti o familiari?
Cercate le parole giuste per la circostanza o cercate in rete immagini, video o quant'altro ed inviate?
Sicuramente, la seconda ipotesi è quella più utilizzata.
E' la tua festa e ti arriva il primo messaggio di auguri con una immagine animata… Simpatica pensi…. e subito dopo ne arriva un'altra dello stesso tenore che ti emoziona meno della prima; poi ne arrivano altre ed altre ancora, lasciandoti praticamente indifferente…
Questo meccanismo risulta pratico, efficace ma nascondono anche qualcosa di antisociale e robotico. Per quanti emoticon o gif possiamo usare, è molto più facile stimolare un'emozione con una chiamata che con un messaggio.
L'esclusività del rapporto a due viene meno, come il calore che contraddistingue la natura umana; al tempo di internet 2.0, non si dedica più il giusto tempo a chi ci circonda e così facendo raffreddiamo il nostro contesto sociale, rendendo tutto profondamente distante, cinico e ipocrita.
Inviare un gif con scritto "Buongiorno", necessariamente non significa di averlo augurato. In questo caso si verifica una comunicazione, che non comunica emozionalmente nulla.
Pertanto, per quanto possibile, cerchiamo di comunicare verbalmente, evitando ogni volta che possiamo i messaggi di testo.
Cerchiamo di recuperare quella piccola dose di umanità che ci permetta di riapprezzare il nostro semplice esistere.
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